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MelanomaDay sposa l'appello IMI: Influencer non postino foto di scottature

MelanomaDay sposa l'appello IMI: Influencer non postino foto di scottature

Chi ha un seguito sui social deve sentirne la responsabilità e non solo approfittare della visibilità che ha. Vediamo ogni estate influencer seguite/i da milioni di persone che postano foto di scottature al mare come fossero trofei. È un uso sconsiderato del potere dei media. Nella mia esperienza di microinfluencer, seguito da circa 45.000 persone, parlando della prevenzione dei tumori cutanei ho centinaia di testimonianze di persone che hanno deciso di fare prevenzione e non erano mai state da un dermatologo. Per questo a nome mio e dell'Associazione MelanomaDay sposo in pieno l'appello del Prof. Ignazio Stanganelli, presidente dell'Intergruppo Melanoma Italiano che invita gli influencer a  non mostrare foto delle scottature. Mi permetto di aggiungere che potrebbero invece ritrarsi mentre utilizzano creme protettive, mentre si recano a fare uno screening e mentre invitano a non esporsi nei momenti in cui l'UV index è più alto.

Gianluca Pistore - Presidente MelanomaDay

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Melanoma, appello dell’Imi agli influencer: no a questo tipo di post. No ai post con la pelle scottata che puntualmente appaiono sui profili social dei più niti influencer alle prime esposizioni al sole. Sono un messaggio sbagliato che spinge i followers ad adottare comportamenti errati e molto dannosi per la salute.

l’appello lanciato da IMI – Intergruppo Melanoma Italiano al mondo social, arriva a pochi giorni dall’inizio dell’estate. Come riporta Ansa, una diagnosi di cancro su tre è un tumore della pelle. Il principale fattore che predispone al suo sviluppo è l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV): sole e lettini abbronzanti. E i danni alla pelle si accumulano con il passare degli anni a partire dalla prima scottatura solare.

Secondo, Ignazio Stanganelli, presidente IMI, direttore della Skin Cancer Unit IRCCS IRST Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori, “i messaggi errati vanificano gli sforzi dei medici, delle società scientifiche, delle associazioni pazienti, del ministero della pubblica istruzione e della sanità nella prevenzione primaria e nella sfida contro il melanoma”.